Viaggio in Kansai

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view post Posted on 29/11/2014, 22:23
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A pochi giorni dal mio ritorno in patria, su invito del grande capo Elle,eccomi qui a raccontarvi della mia esperienza diretta con il Giappone :fangirl:


Ogni persona dai viaggi cerca qualcosa di diverso. C'è chi va a svaccarsi in riva al mare, c'è chi va ad ingozzarsi di cibo, c'è chi vuol fare vita mondana, c'è chi ama tutto ciò che è all'avanguardia( e gli tocca cercarlo fuori dall'Italia) e chi, come me, ama il vecchiume. E non potrebbe essere diversamente, visto che sono un archeologa mancata. Tutto ciò che è storia e perché no, leggenda, solletica il mio interesse più di negozi, bar e cose nate dal nulla l'altro ieri :coffee:

Questa premessa doverosa serve per far capire il tipo di viaggio che ho scelto di fare. Serve per far capire perché mi sono concentrata solo sul Kansai, che la guida della Lonely Planet definisce come la regione giapponese con più cose storiche da vedere, visto che vanta la presenza di ben due ex capitali, Kyoto e Nara, oltre al fatto che in questa regione si sono mossi in passato molti dei grandi personaggi che hanno creato il Giappone che conosciamo, personaggi storici che ho conosciuto grazie ai drama :cute: Perché la storia letta, diciamocelo, è 'na palla :ahah:



PRIMO GIORNO



Sono partita il 9 Novembre con l'Alitalia e fino all'ultimo ho sperato che 'sta compagnia aerea non esplodesse, visto che ne ha sempre una :sorry: Il mio fetentissimo padre prevedeva sciagure imminenti, tipo il fallimento della compagnia aerea con la conseguente fregatura per la sottoscritta, ma fortunatamente non è successo :joy: Comunque non ho scelto l'Alitalia per sentimenti patriotici, ma semplicemente perché, al momento della prenotazione, offriva il viaggio più economico :XD: Però, partendo dal remoto nord-est, il volo diretto su Osaka me lo sognavo, così ho dovuto optare per un volo Venezia-Roma e un altro da Roma a Osaka. Tra andata e ritorno, 650 e qualcosa euro non sono male... Il viaggio me lo sono organizzato da me, senza agenzie di viaggio e senza gruppi organizzati, ma racimolando informazioni ovunque e contando sulle mie risorse da Giovane Marmotta :brill: Cosa che lasciò perplessi i miei genitori che mi immaginavano rapinata, picchiata e assassinata in un vicolo buio, ma se ne sono fatti una ragione :ciapa: Posso dirvi con certezza che non serve sapere il giapponese per andare in Giappone. Basta un po' di inglese e un po' di adattabilità. I giapponesi mi hanno sorpresa perché in realtà non sono così mal messi con l'inglese. Almeno nei luoghi turistici troverete sicuramente qualcuno che vi capirà e vi risponderà, anche in giapponese, ma se avete visto abbastanza drama giappi, ve la caverete senza incidenti :clap: Poi il Giappone è una nazione comodissima da girare con i mezzi pubblici. Le spiegazioni sono spesso bilingui, sia scritte che parlate( autobus e treni hanno la voce registrata che annuncia le fermate). Le stazioni sono organizzate in modo chiaro, a prova di imbecille :coffee: Se proprio vi sentite persi, qualcuno vi aiuterà. E se non ce la fate a parole, i gesti sono internazionali :sicerto: Con un inchino ed un sorriso si va lontano!!! Una leggenda metropolitana dice che i giapponesi si fermano spontaneamente ad aiutare i turisti... beh, non è leggenda, mi è successo!!! E non è nemmeno vero che sono così timidi, dipende dalle persone come in ogni posto di questo mondo...


Il volo Venezia-Roma dura solo 50 minuti, quindi non ti accorgi neanche che sei in volo, perché parti e già stai atterrando, ma l'altro volo è un odissea :perpless: Io non dormo da nessuna parte, né in macchina, né sul divano, né in treno, è non ho dormito nemmeno in aereo... :noword: Prendo sonno solo in un letto, anche duro come una tavola, ma dev'essere classificabile come letto Credetemi, 12 ore senza chiudere occhio sono lunghe, noiose e pesanti. Ho neutralizzato il più possibile la noia con i film che ti danno a disposizione( Kiki consegne a domicilio, Termae Romae 2 e non ho neanche visto il primo, Belle e Sebastien e quello degli X-Man che narra della gioventù di Charles ed Erik) e giocando al sudoku e a “Chi vuol essere milionario” :ahah:


SECONDO GIORNO



L'arrivo era al Kansai International Airport. Per chi non lo sapesse, è un isola artificiale in mezzo al mare ed è stato progettato dall'italiano Renzo Piano ed è collegato alla terra ferma da un ponte autostradale/ferroviario. Ho passato l'immigrazione con tanto di foto segnaletica e impronte digitali in tempi sorprendentemente umani, probabilmente perché era lunedì( la mia amica di cui parlerò più avanti, fece due ore di fila il sabato successivo), così sono riuscita a ritirare la valigia, a prendere le tessere per bus, treni e compagnia bella per tutta la settimana, a ritirare i biglietti scontati per il treno espresso Haruka indispensabile per arrivare a Kyoto in tempi non biblici e sono riuscita a prendere il treno che mi ero prefissata, quello delle 13.16. Tutto a colpo secco, senza incertezze e senza errori :eroe:


Il viaggio in treno l'ho passato guardano fuori. Non è che mi rendessi tanto conto di dov'ero. Mi pareva tutto normale... Il finestrino pareva il mio pc e il panorama un drama che stavo guardando. Tutto esattamente come sapevo doveva essere... :cute:


Ma prima di rilassarmi e iniziare a fare la turista, dovevo trovare l'appartamento in cui smollare i miei bagagli. Il posto stava per così dire, fuori dai punti strategici, in Horikawa-dori, a pochi centinaia di metri dal Seimei Jinja, un tempio shinto dedicato al mago Merlino giapponese, tale Abe no Seimei. Essendo un appartamento, ho dovuto telefonare e aspettare l'arrivo di un addetto che mi facesse firmare il contratto, pagare subito e mi spiegasse come funzionava la baracca :coffee: Mi dimenticai di chiedere informazioni sulla lavatrice che era giappa( son diverse dalle noste), aveva le scritte giappe e prima o poi mi sarebbe servita :crisi: Il posto è il classico appartamento-loculo tombale giappo con camera e cucina in un unico ambiente lungo e stretto, dove ci si deve assolutamente togliere le scarpe all'ingresso e il bagno è talmente vasto che chiudere la porta ti fa venire la claustrofobia che non hai mai avuto :wacko: Liberatami del buon uomo, non era esattamente prestino così sono andata a vedere il famoso tempio del fattucchiero Seimei. Per quanto il tempio sia piccino, pare sia dotato di una certa fama. Seimei fu un veggente/astrologo/mago che lavorò alla corte degli imperatori Heian e la leggenda vuole che i suoi grandi poteri gli derivassero dalla madre, che era una kitsune, uno spirito volpe. Alla sua morte fu costruito il tempio nel posto in cui c'era la sua casa per volere dell'Imperatore Ichijo. Dovevo una visita a questo posto almeno per il fatto che era il tempo di quartiere, ma credo di aver fatto un involontario tuffo nel folclore giappo :cute:


Seimei-jinja





Dopo di che sono andata a cena in un posto che fa i soba dal 1400 e qualcosa ed è legato alla casa imperiale. In realtà il locale ha prezzi onestissimi, ha il menu inglese ed è un vecchio edificio di legno con la sua atmosfera :fangirl: Mi piaceva l'idea di mangiare in un luogo "storico" :brill:




Essendo sera, l'unica cosa che potevo fare prima di rientrare a dormire, visto che stavo sveglia da più di 24 ore, era quella di vedere un tempio con l'illuminazione notturna. In primavera e autunno, i templi aprono straordinariamente dopo il tramonto, i giardini e i palazzi vengono illuminati in modo scenografico. Così sono andata al Chon-in, un tempio piuttosto importante vicino a Gion, ma che sfiga ha voluto mostrarmi parzialmente perché alcune parti erano in restauro :patpat: Quando da quelle parti attaccano a restaurare qualcosa, lo infagottano in una sorta di cappottino a forma di "capanna" e ti tocca ammirare solo quello :patpat: Al Chon-in ho comprato il mio Shuin-cho, ovvero il quaderno dei timbri rossi. Si tratta di un quaderno dove si fa timbrare una pagina ad ogni tempio(shinto o buddista non ha importanza) che si visita ed è una cosa che usano fare i pellegrini, ma che per noi può essere un souvenir originale :cute: Tornando al discorso aperture serali, se capitate a Kyoto durante la fioritura dei ciliegi o durante il momiji, vi consiglio di andare in almeno un tempio di sera, perché hanno un atmosfera davvero particolare :brill:

Chon-in di notte



Qui ho beccato un monachello in preghiera che cantilenava cose indecifrabili picchiando ad intervalli regolari su un pseudo tamburo, che in realtà è un coso metallico. Non so come descriverlo, ma ricorda una pentola al contrario con i decori :ahah:


E un altro monachello caruccio( era proprio bellino ) e solerte mi ha invitata ad entrare in un tempio secondario( l'edificio principale era "incapottato" --->Diciamo così anche se è ostrogoto :XD: ) senza problemi a patto che lasciassi le scarpe ai piedi delle scale. Ecco, se andate per templi ed edifici storici in Giappone, portatevi delle scarpe facili da mettere e togliere, perché sui pavimenti di legno si cammina solo scalzi e non sempre avete abbastanza spazio per allacciarvi comodamente le scarpe :patpat: Meno tempo sostate in mezzo alle scatole e meglio è :sicerto: Poi le scarpe in genere si lasciano in ordine davanti all'apposita pedana, rigorosamente con i tacchi rivolti verso l'edificio e le punte verso l'esterno :eroe: A volte, però, ci sono delle scarpiere a scaffale e altre volte ve le fanno portare dietro infilandole in una borsetta di plastica da loro fornita. I giapponesi hanno un rapporto simbiotico con le borsine di plastica :ehhh: Me ne hanno rifilate talmente tante... Finché ero in appartamento le smaltivo per buttare le immondizie, ma dopo mi sono trovata sommersa :sigh:



Ho concluso con un salto al tempio shinto di Gion dove si può girare liberamente pure con il buio. Poi ci sono tornata anche di giorno, ma era così vicino che mi ha fatto una gran voglia :cute: Gion l'ho visitata in un altro momento...





Qui si conclude la prima puntata. Cercherò di aggiornare il racconto con rapidità e costanza, ma se continuo così, questo scritto diventerà un romanzo :ph34r:



Se avete domande, chiedete pure! Se volete commentare, fate pure! Sono a disposizione per risposte, chiarimenti e battutaccie :clap:




PUNTATE SUCCESSIVE
(Lista per trovare i post più rapidamente ;) )



- Terzo Giorno
- Quarto Giorno
- Quinto Giorno
- Sesto Giorno
- Settimo giorno
- Ottavo Giorno
- Nono & Decimo Giorno
- Undicesimo Giorno
- Dodicesimo Giorno
- Tredicesimo Giorno



Edited by Alannah - 9/4/2015, 17:39
 
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view post Posted on 29/11/2014, 23:38

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Vale, grazie mille per voler condividere con noi la tua meravigliosa esperienza. (Ammetto di provare una sana invidia :coffee:) Il tuo racconto è piacevolissimo e le foto sono fantastiche, sappi che aspetterò con ansia il resto delle puntate, quindi non farmi attendere molto! :patpat:
 
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view post Posted on 30/11/2014, 23:59

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Il primo resoconto del viaggio è bellissimo! Mi hai trasmesso la tua emozione e il tuo entusiasmo, tanto che anch'io come Giusy provo una sana invidia! :P
Comprendo i timori dei tuoi genitori, sopratutto perché mi pare di capire che in questa prima parte del tuo viaggio eri completamente sola, sbaglio? hai avuto un gran coraggio!! io sinceramente non lo avrei, però le tue opinioni riguardo all'atteggiamento dei giapponesi verso i turisti, la comunicazione, nonché i trasporti, sono rassicuranti. :)
Hai scelto un tipo di viaggio molto particolare. Io sono una di quelle che si fionderebbe prima di tutto a Tokyo e poi in una meta tipo la tua, ma templi, leggende e storia giapponese hanno un gran fascino e quindi ti comprendo benissimo. ;)
Aspetto con impazienza il seguito! :clap:
P.S. ma poi sei riuscita ad usare la lavatrice?? :ph34r:
 
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Lulykano
view post Posted on 1/12/2014, 09:01




Bellissimo Vale!!!! :brill:
Anche io ti invidio tantissimo!!
soprattutto per essere andata senza una guida turistica o altro...ma semplicemente contando solo sulle tue capacità!! :perpless: cosa per me impossibile visto il mio inglese elementare!! :patpat:
Poi, come giustamente notava Giada, andare da sola è anche un'impresa di coraggio!!
Aspetto anche io con ansia le prossime puntate...il tuo viaggio mi ha emozionata già dal primo giorno!! :wub:
 
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view post Posted on 1/12/2014, 11:22
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Grazie ragazze :fangirl:


In questa prima parte del viaggio ero da sola, ma solo per 5 giorni :sicerto: Comunque qualche anno fa non sarei mai partita da sola, devo dire che a darmi la giusta convinzione ha contribuito il fatto che 2 anni fa andai a Parigi a trovare un'amica che era là per qualche mese. Lei non poteva starmi dietro tutto il giorno e ho girato la città per molte ore per conto mio scoprendo che non è così noisoso e nemmeno così impossibile da fare, basta un po' di organizzazione. Così ho iniziato a sviluppare l'idea del Giappone in solitaria forte del fatto che è un paese civile, sicuro e che, bene o male, lo conosco abbastanza per vie indirette ^_^ In altri paesi del mondo da sola non ci andrei manco morta, tipo in India :ph34r:


Poi ho sempre fatto viaggi autonomi con la mia famiglia e, da quando sono grande abbastanza, li ho organizzati io, perché i miei non hanno voglia di leggere niente :ahah: Quindi le capacità le avevo, dovevo solo organizzare la cosa prendendo le ferie, facendo il passaporto, prenotando volo, alloggi, soldi in banca e procurandomi la carta di credito che non ho mai avuto prima :sicerto:


CITAZIONE
Hai scelto un tipo di viaggio molto particolare. Io sono una di quelle che si fionderebbe prima di tutto a Tokyo e poi in una meta tipo la tua, ma templi, leggende e storia giapponese hanno un gran fascino e quindi ti comprendo benissimo. ;)

Se un giorno dovessi tornare, eviterei di nuovo Tokyo e scenderei ancora più a sud. Sogno la prefettura di Kochi e poi Nagasaki, Kumamoto, Kagoshima e dintorni. Magari in inverno che da quelle parti fa caldo :ahah: Poi, se dovesse esserci un terzo viaggio, allora a Tokyo potrei pure farci un salto :XD:


CITAZIONE
P.S. ma poi sei riuscita ad usare la lavatrice?? :ph34r:

Alla fine sì, ma ti racconterò a tempo debito :coffee:

CITAZIONE
cosa per me impossibile visto il mio inglese elementare!! :patpat:

Non è che il mio inglese sia spettacolare. A leggere sono bravina, il fatto di guardare i drama in inglese e di tradurre mi ha aiutata molto a migliorare perché 4 anni fa ero pessima :ahah: E qui sfatiamo pure il mito che le subber sono dei fenomeni con le lingue :ride: Però non parlo in modo molto sciolto. Se non uso frasi fatte o faccio discorsi lunghi( seee, lunghi :XD: ) sembro robocop :ahah: Metti in conto che farai figure di mierd e metti già in conto che dirai un sacco di boiate random :ahah: La fortuna è che non stai in una nazione madrelingua inglese e con ottime probabilità non noteranno troppo i tuoi limiti linguistici perché i loro sono pure peggio :ahah:
 
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view post Posted on 2/12/2014, 01:15
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바보야

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Ahahahah sono letteralmente rotolata dal ridere leggendo tutta la parte introduttiva! xD
Comunque... wow! T'invidio tantissimo per essere riuscita ad esserti organizzata da sola un viaggio del genere (e anche per aver scritto un riassunto così dettagliato xD)!
Grazie per aver condiviso *-*
 
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view post Posted on 2/12/2014, 14:52
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CITAZIONE (~ Josephine @ 2/12/2014, 01:15) 
Ahahahah sono letteralmente rotolata dal ridere leggendo tutta la parte introduttiva! xD

Sono contenta che sia divertente, perché non è facile scrivere in modo leggero e a far ridere con dei racconti :XD: A volte mi capita di leggere cose che fanno prender sonno e la mia speranza è che non sia anche il caso del mio racconto :ehhh:

CITAZIONE
(e anche per aver scritto un riassunto così dettagliato xD)!

Se parto sono logorroica :ahah:

CITAZIONE
Grazie per aver condiviso *-*

Grazie a te per aver commentato :cute:



Entro oggi dovrei aggiungere la seconda puntata :sicerto:
 
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view post Posted on 2/12/2014, 18:34
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TERZO GIORNO



Avevo deciso che il primo giorno intero in terra nipponica l'avrei trascorso tutto in città, in modo da avere un programma “tranquillo” che mi permettesse di adattarmi un po' all'ambiente e al fuso orario. Iniziai alzandomi all'alba :eroe: Soffro della sindrome del “Meglio finire presto di girare, che trovarmi tardi in alto mare”! E poi bisogna tener conto che i templi, i palazzi e i musei chiudono alle 5 del pomeriggio e, a volte, l'ultimo ingresso può essere alle 4 o alle 4.30, dipende dal posto... :sorry:


Decisi di partire subito con Arashiyama e la famosa foresta di bambù, foresta che poi ho scoperto non essere l'unica in circolazione e che è solo la più famosa e grande :ahah: Per raggiungere il posto, mi è bastato prendere 2 autobus, pigiandomi in mezzo alla gente che andava al lavoro e ai ragazzetti che andavano a scuola. Gli studenti in divisa sono proprio carucci, però sono sempre in giro :ehhh: Alcuni sono in gita, ma altri sembravano vagamente in marina :ph34r: Sono arrivata ad Arashiyama presto, ovvero intorno alle 8.30 ed è stato un bene. Il mio lato misantropo odia la folla e Arashiyama dovrebbe essere molto affollata! Arrivando presto, mi sono trovata ad anticipare gli altri turisti, di non trovare traffico e di risparmiarmi i negozietti aperti che fanno tanto “circo per turisti”, anche se prima o poi avrei dovuto iniziare a far spese :XD: La prima cosa che ho puntato è stato il famoso ponte e il lungo fiume dove ci sono i giovanotti che ti adescano per fare un giro con la versione giappa del risciò e sono quasi sempre carucci... peccato che le loro intenzioni siano puramente di tipo economico :macome:




La successiva tappa è stata il tempio Tenryu-ji. Mi sono limitata a gironzolare lì attorno e non sono entrata a vedere il giardino.




Avevo fretta di puntare verso la foresta di bambù che è poco più a nord. Nel mezzo c'è pure un tempietto shinto piccino, ma che fa tanta atmosfera grazie al contrasto tra il rosso vivo dei suoi altari e il verde brillante dei bambù. Qui c'è una devazione, ho preso quella del famoso passaggio a livello( sì, la foresta è attraversata dalla ferrovia :coffee: ) e ho mancato la villa dell'attore Okochi Denjiro, un interprete di vecchi film di samurai ormai defuntissimo, che si dice meriti molto :macome: In quel momento me l'ero scordata e in seguito mi sarei mangiata le mani :grrr: Però non ho mancato la Rakushisa, la “capanna dei cachi caduti”, la dimora di tale Murai Kyorai che faceva l'autore di haiku, quelle poesie brevissime tipiche giapponesi. La leggenda vuole che il nome della casa sia dovuto al fatto che Kyorai si alzò una mattina dopo un temporale e che trovò i cachi del suo albero tutti a terra e questo gli impedì di venerli :patpat:





Dopo questa sosta, dovevo andare ancora più in su, verso le montagne, ma decisi di passare un attimo davanti ad un tempio che poi non visitai. Se non avessi fatto questa piccola deviazione, non avrei avuto la piccola sorpresa che ebbi :cute: Vidi un monumento con le statue di 4 samurai e, curiosa come una scimmia, andai a vedere chi fossero... Erano i “Quattro grandi di Tosa”, uno di loro era Ryoma del mio cuor :fangirl: che ho avuto modo di conoscere grazie al drama Ryoma-den e che vidi pure in Jin e in Atsu-hime, tutti drama consigliatissimi :cute: Ero partita da casa sapendo che avrei visitato dei luoghi legati a lui, ma non mi aspettavo di trovarmelo davanti qui. Ammetto che mi sono commossa per questa fortunata fatalità :brill: Sì, lo so, questa cosa non ha molto senso, ma a volte sono assurda :XD:

Ryoma è il giovanotto fiero che sta in piedi
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L'esplorazione è proseguita al Nison-in che era a dir poco deserto :ehhh: L'omino della biglietteria si è interessato della mia provenienza e, dalla reazione, mi è sembrato di capire che apprezzi il nostro paese. I giapponesi sono curiosi e capiterà che vi domandino da dove venite :clap: Il tempio si arrampica su per la montagna. Per arrivare in cima, dove c'è un mini tempio e un belvedere famoso grazie ad un qualche personaggio che ignoro, si deve scalare una scalinata terribile :crisi: ma non si può fare i pigri, quando capita di ripassare di qui... ^_^ Ho pure fatto una delle mie figure di mierd... Mi sono fatta fare il timbrino nel quaderno e mi son messa a camminare rimirando l'opera dei simpatici monachelli( gli unici che hanno avuto la gentilezza di scrivere la data pure con i numeri e non solo in kanji :wub: ) e ho beccato una sporgenza di legno inciampando :ph34r: Non son caduta, ma la figura della rinco l'ho fatta :clap: Almeno i due monaci e la signora che faceva sorveglianza hanno iniziato la giornata con una risata :ride:





Da qui mi sono diretta verso il Gio-ji che sarebbe un tempio, ma sembra più una capanna in mezzo al bosco. La cosa più interessante è il contesto naturalistico con il sottobosco di muschio e un boschetto di bambù nello sfondo. All'interno c'erano le foto di un gatto che deve aver vissuto lì e dev'essere rimasto del cuore di qualcuno che ha voluto dedicargli un quadretto :cute: Però il tempio fu fondato da una ballerina del periodo Heian di nome Gio, che si ritirò qui a fare la monaca dopo la fine della sua relazione con Taira no Kiyomori. Se vi interessa la storia di Taira no Kiyomori, c'è un drama che ha per titolo io suo nome :coffee: --->pubblicità progresso mod on :XD:





Il punto più altro in cui sono arrivata è stato il tempio Adashino Nenbutsu-ji e per raggiungerlo ho camminato un pochino tra case tipiche e negozietti.





Il tempio è proprio l'ultimo, oltre credo non sia nemmeno più Arashiyama e in teoria il tempio sta in una località che si chiama proprio Adashino. Il posto era un pochino più affollato ed è particolare perché ospita le tombe degli indigenti senza famiglia( in epoca storica, ovviamente) e ha tante mini statuette del buddha, che rappresentano le anime di queste persone :sicerto: è davvero un bel posto :cute:





A questo punto dovevo tornare verso una qualche fermata dell'autobus e lungo la strada ho fatto sosta al Seiryoji :coffee:





A questo punto dovevo andare al Kinkakuji, il Padiglione d'Oro, e avevo deciso di farlo con un autobus che mi portava in un posto da dove avrei dovuto proseguire con un altro mezzo. Stavo seduta sul muretto alla fermata facendomi bellamente i fattacci miei, quando sono stata agguantata dal giappo impiccione :matta: Era un signore che passeggiava con il cagnolino e, non si sa perché, ha deciso di darmi indicazioni :ehhh: Non avevo la faccia perplessa e non mi aggiravo intorno agli orari con fare piangente :ehhh: Secondo lui dovevo fare una combinazione di autobus differente e se rimbeccavo, si scocciava pure <_< Alla fine non cambiava granché tra la mia soluzione e la sua, ma gli ho dato ragione, sono salita sull'autobus e ho fatto come cacchio ho voluto io :ghign:

Al Kinkakuji ho sperimentato l'abbraccio delle folle nipponiche per la prima volta :sicerto: Era affollato com'è giusto che sia, vista la fama che ha :fangirl: La visita ha un percorso obbligato proprio per cercare di non creare troppa confusione ed è soprattutto una passeggiata nel “verde”, perché non si entra in nessun edificio. Comunque è proprio tutto d'oro pataccone!!! :brill:





Dopo questa visita importante, stavo puntando un altro posto molto significativo, ma prima feci una sosta al Daitoku-ji. Era lungo la strada, quindi non ci sono andata apposta e mi sono limitata ad una breve passeggiata tanto per... Il Daitoku-ji non è un tempio, ma un complesso di templi, molti dei quali non sono visitabili, ed è racchiuso all'interno di una zone recintata. Potevo anche fare a meno di fermarmi, ma la scimmia curiosa ha voluto dare comunque un'occhiata... ^_^





Ed ecco che alla fine sono arrivata al casello Nijo, il palazzo che il primo Shogun Tokugawa, Ieyasu, fece costruire per quando sarebbe stato costretto ad andare alla corte dell'Imperatore. Ieyasu l'ho beccato nei seguenti drama: Gou, himetachi no Sengoku, Nobunaga no Chef e Nobunaga Concerto :lol: Piero Angela gli dedicò una puntata di una serie speciale di tre episodi dedicati ai grandi generali( lui, Carlo Magno e mi pare Napoleone) ;) Il complesso è piuttosto grande e sta in mezzo alla città. Si possono visitare tutti i giardini, mentre l'unico palazzo in cui si entra è l'edificio principale, quello dove lo Shogun viveva e dove riceveva gli ospiti. Le cose fighe del Nijo-jo e che valgono tutta la visita sono i pannelli decorati delle sale e, soprattutto, i pavimenti :brill: Cinguettano :brill: Sul serio :brill: Li chiamano i “Pavimenti d'Usignolo” e sono costruiti in modo che ad ogni passo facciano un rumore che ricordi il cinguettio degli usignoli, questo per evitare che si avvicinassero allo Shogun persone non attese ed intenzionate ad ucciderlo :coffee: Una sorta di allarme moderno, tipo l'idiotissimo aggeggio sonoro che mio padre ha montato sulla porta l'altro giorno per spaventare i ladri :sorry: La differenza è che i giappi hanno trovato il modo di essere più eleganti e di buon gusto :coffee: Però io non avrei avuto successo come ninja assassino... Camminando scalza per il palazzo, non ho potuto far a meno di notare che faccio un fracasso allucinante :ph34r: Le ossa dei miei piedi scricchiolano dal giorno in cui sono nata ed è una cosa un po' imbarazzante :macome:






A questo punto dovevo risolvere una questione logistica fondamentale. Ero partita da casa con un adattatore della corrente che credevo idoneo, ma che in realtà non lo era :patpat: Se non correvo subito ai ripari, non avrei potuto usare ne il cellulare( la cui batteria non è immortale) e nemmeno il PC, la cui batteria è morta da anni... :perpless: Se mi dura 20 minuti, piango di commozione :macome: Quindi dovevo andare a caccia dell'adattatore giusto :eroe: Ho puntato la stazione di Kyoto che è circandata da svariati negozi. Mi sono aggirata in stazione e intanto ho fatto 2 foto dentro che è comunque una struttura interessante e poi ho puntato la Torre di Kyoto.






Avevo letto che gli adattatori si possono trovare nei negozi dove vendono tutto a 100 yen( se becco chi l'ha scritto, lo incenerisco :azz: ) e nel palazzo della torre c'è uno di questi negozi. Gli adattatori ci sono, ma quelli che servono ad un giapponese per venire in Europa e a me serviva il contrario. Come fare? :crisi: Prendo uno di questi adattatori e agguanto una commessa che si sarà sentita un topo in trappola :coffee: Le faccio vedere l'aggeggio e le dico che lo voglio al contrario, spina giappa sotto e quella nostra sopra, e se ce l'ha. All'inizio non mi ha capita, ma insistendo ce l'abbiamo fatta :joy: Niente, non l'aveva :sorry: Così le chiedo se c'è un negozio di elettronica e mi disegna una mappa per trovare Yodobashi Camera, praticamente il palazzo dietro :ahah: In 4/5 piani di elettronica potevo farcela, ma dove? :crisi: Ho trovato gli adattatori... quelli giappi :patpat: E ritento con la tecnica... Afferro l'adattatore come dimostrazione, placco un ignaro commesso e gli spiego indicando il pezzo che ho in mano( se non sai i nomi delle cose, l'unica e mostrarle :coffee: ) Il poverino vacilla, prende una mappa del centro commerciale( io ero con gli occhi a palla :ehhh: ), consulta, va al PC, consulta, non è convinto, si butta sul primo collega a tiro, confabulano tra loro, torna da me più convinto, apre la mappa e mi indica dove andare :joy: Praticamente nel settore viaggi, affianco alle valigie, c'è una parete con gli adattatori tanto sognati :brill: Ne ho preso uno per poi scoprire in serata che per il PC mi serviva quello più grosso :patpat: Son tornata il giorno dopo e mi son presa anche l'altro, ormai ero di casa :ahah: Quindi sappiate che se non avete un adattatore giusto, lo trovate nei negozi di elettronica nel reparto viaggi :coffee: Sapendolo, non è difficile ^_^ Non sapendolo, è una mezza tragedia :sorry:



Risolta questa, ho deciso di finire la giornata in un altro tempio aperto di sera e ho scelto il Shoren-in, che è vicino al Chon-in ed è famoso per le luci blu :fangirl: Davanti al tempio c'è un deposito degli autobus con relativi omini che dirigono il traffico. Non so perché, ma il tipo che stava lì, mi ha bloccata per sapere dove stessi andando... :ph34r: Hai un tempio dietro le terga e me lo chiedi? :ph34r: Secondo me era una scusa per attaccare bottone in inglese. E poi dicono che sono timidi... A Kyoto manco per sbaglio :ride: Comunque vi consiglio di visitare il Shoren-in. Le lucine che si accendono, si spengono e cambiano colore( ma sono prevalentemente blu) sono un sacco caruccie :cute: Questo tempio ha un piccolo boschetto di bambù e nel mezzo c'è un tempio shinto. Troverete spesso dei templi shinto all'interno dei templi buddisti. C'è una commistione molto forte tra le due religioni, dove non arriva una, ci pensa l'altra e non si disturbano, ma anzi, si completano. I giapponesi stessi, pregano un po' qua e un po' là, a seconda delle esigenze. Anche qui feci la mia figura indegna, ma non è del tutto colpa mia <_< Vidi una bella sala con i tatami e la vista sul giardino. C'era della gente placidamente seduta e mi venne voglia di accomodarmi a terra per ammirare il laghetto illuminato. Mi son detta, “Che figata! C'è pure la stanzetta relax!” :brill: Al che mi trovo una tizia quasi addosso che mi borbotta qualcosa :matta: Son rimasta perplessa a tal punto che non capivo che volesse. Morale della favola, quella era la sala da tè, se volevo restare dovevo ordinare il matcha con il dolcetto. Sono fuggita con il vento in poppa vergognandomi come una ladra per la figuraccia :ahah: Ma fuori non c'era nemmeno un cartello, potrebbero segnalare meglio che non è un posto per riposarsi o gli ignari turisti con i piedi stanchi equivocano :ahah:





E dopo essermi fatta riconoscere per la millesima volta, ho concluso la giornata a casa che ero stanca abbastanza :noword:


Giusto per dire un'altra cosa, mi sono presa le pastiglie di melatonina in parafarmacia per dormire bene, visto che con il fuso orario avrei potuto avere problemi di adattamento. Ho dormito come un papa, non so se sia effettivamente merito delle pastiglie, ma questa può essere una precauzione in più da prendere che non guasta :clap:
 
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view post Posted on 4/12/2014, 20:17
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Wow le avventure di Vale in Jappolandia bellissimo :cute: grazie mille Vale (ed a Giulia che ti ha persuasa a quanto pare :XD: ) per aver deciso di raccontarci il tuo viaggio :brill:

Posso capire benissimo le perplessità dei tuoi genitori per il tipo di viaggio che hai deciso di intraprendere....mamma e papà sono sempre mamma e papà non ci si può fare niente :XD: anche se non si può certo dar loro tutti i torti in questo caso :sicerto:

Sono rimasta piacevolmente sorpresa per la facilità con cui, da quel che dici ed hai sperimentato, è possibile ovviare al problema della lingua.....mio principale deterrente per i viaggi all'estero :macome: la scuola italiana fa schifo, per fortuna che ci sono i drama ed i film in madrelingua in rete altrimenti chi lo capisce più l'inglese :doppiopat:

Lo so che non è bello ridere delle disavventure altrui, ma ero in lacrime nel leggere della tua avventura con l'adattatore :ahah: :ahah: fortuna che poi lo hai trovato......ora sono in attesa di leggere gli sviluppi che ci sono stati con la lavatrice e le istruzioni jappe :ahah: :ahah:

Ho però una curiosità....ho visto che hai fatto tantissime foto ed allora mi sono chiesta, ma in Jappo si può fotografare tutto? perchè da noi ogni 3x2 ci sono i divieti di fare foto perchè i flash rovinano le opere d'arte e via dicendo..... :ehhh:
 
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view post Posted on 8/12/2014, 10:31
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CITAZIONE (haruka86 @ 4/12/2014, 20:17) 
Posso capire benissimo le perplessità dei tuoi genitori per il tipo di viaggio che hai deciso di intraprendere....mamma e papà sono sempre mamma e papà non ci si può fare niente :XD: anche se non si può certo dar loro tutti i torti in questo caso :sicerto:

Alla fine mia mamma era pure contenta che andassi. Mi diceva:" Vai, tu che non hai la palla al piede!" --->si riferiva al marito rognoso :ahah:

CITAZIONE
Sono rimasta piacevolmente sorpresa per la facilità con cui, da quel che dici ed hai sperimentato, è possibile ovviare al problema della lingua.....mio principale deterrente per i viaggi all'estero :macome:

Io penso che tutti noi abbiamo le risorse per farcela in ogni situazione, la cosa che ci frena è la paura di buttarsi. Se sei con qualcuno che ne sa più di te, finisci inevitabilmente con l'appoggiarti a chi ti accompagna e non ti sforzi, mentre se devi arrangiarti, tiri fuori capacità che non sapevi di avere... Viaggiare da soli, anche per poco, aiuta a conoscere pure se stessi ;)
CITAZIONE
Lo so che non è bello ridere delle disavventure altrui




CITAZIONE
Ho però una curiosità....ho visto che hai fatto tantissime foto ed allora mi sono chiesta, ma in Jappo si può fotografare tutto? perchè da noi ogni 3x2 ci sono i divieti di fare foto perchè i flash rovinano le opere d'arte e via dicendo..... :ehhh:

Non ti fanno fotografare ovunque. In molti posti ti chiedono di non fare foto agli altari. Per il resto del tempio non fanno storie, ma per il punto più sacro è diverso. Però poi può capitare che becchi un posto dove non ti dicono nulla neppure se punti l'obiettivo in faccia al buddha... Dipende da chi gestisce il posto.Per gli interni, se ci sono pannelli dipinti, non si fanno foto. Per esempio, nel castello Nijo a Kyoto non si possono fotografare gli interni :sorry: O capita che in un tempio non puoi fare foto all'interno per i pannelli dipinti, ma se dall'interno fotografi verso l'esterno, nessuno ti dice nulla. Quindi è un divieto che vale per certe cose, un po' a macchia di leopardo ^_^

Poi mi è capitato un posto, al Koya-san, dove non si poteva nemmeno fotografare una zona esterna attorno ad un tempio, ma questo perché era un luogo molto sacro e i monaci vogliono un visitatore rispettoso e non un fotografo seriale. Un monaco ha pure cazziato una ragazza che faceva finta di non aver visto il cartello. Comunque, dove è vietato, mettono sempre un indicazione, quindi non è difficile regolarsi... ^_^
 
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view post Posted on 8/12/2014, 11:33

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Caspita Vale, in un solo giorno hai marciato più di un soldato! :XD: Almeno sei riuscita a vedere moltissime cose :sicerto: e dalle foto direi che sono tutti posti bellissimi e suggestivi.
CITAZIONE
Non so perché, ma il tipo che stava lì, mi ha bloccata per sapere dove stessi andando... :ph34r: Hai un tempio dietro le terga e me lo chiedi? :ph34r: Secondo me era una scusa per attaccare bottone in inglese. E poi dicono che sono timidi... A Kyoto manco per sbaglio

mmm sì, direi che ti stesse palesemente rimorchiando :D :patpat:
 
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view post Posted on 23/12/2014, 18:56
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E dopo una lunga assenza, rieccomi :joy:



Quarto giorno







Era giunto il momento di tentare un escursione lunga fuori città e la scelta è caduta sull'Enryakuji, un "santuario" buddista che si trova sulle montagne ad est di Kyoto. Ho scritto santuario tra virgolette perché in realtà è un complesso diviso in tre aree distinte e separate da alcuni chilometri, mentre ogni complesso ha svariati templi. Ci sarebbe un modo semplice per arrivarci da Kyoto ed è quello di puntare verso il nord della città. Io, che amo complicarmi la vita, decisi di andarci aggirando le montagne e salendo dal lato opposto, ovvero dalla prefettura di Shiga, prefettura che amo immensamente per ragioni immotivate :ehhh: In realtà non è complicato, perché ci si arriva comodamente con il treno, ma bisogna avere la pazienza di fare qualche cambio passando per la città di Otsu :coffee: La maggior parte del viaggio l'ho fatta assieme agli studenti che andavano a scuola e ho avuto modo di ammirare per la prima volta il lago Biwa, il lago più grande del Giappone. Per salire all'Enryakuji, bisogna arrivare al villaggio di Sakamoto, che ha una bella strada principale in vecchio stile con il fosso, il sentiero pedonale in terra battuta e le case tipiche o i templi da entrambi i lati. La funicolare per salire non è vicinissima alla stazione, ma bisogna camminare verso la montagna e si trova vicino ad una scuola, dove i ragazzi stavano spazzando un ponticello che in realtà è proprietà pubblica, non della scuola :o: Quindi sì, i drama e gli anime non mentono ^_^ Puliscono sul serio :clap:

La Sakamoto Cablecar è quasi centenaria, perché risale al periodo Taisho( 1912- 1926) ed è nello stile dell'epoca, così come lo sono le due stazioni, quella a monte e quella a valle :cute:








Appena salita sulla funicolare sono stata abbordata da una signora giapponese che parlava l'inglese ed era curiosa di sapere da dove venissi. Quando le ho detto di essere italiana, mi ha sorpreso dicendo di essere stata nel nostro paese a trovare una persona che conosce e mi ha detto qualche parola in italiano, anche se poi abbiamo sempre comunicato in inglese. Con questa signora, che veniva da Kumamoto, ho visitato il primo complesso monastico, che è anche il più importante, ovvero il To-do. Arrivare presto alla mattina ha tanti vantaggi, tra cui quello di non avere gente tra i piedi( in Giappone, dove c'è tanta gente, c'è il mondo :ph34r: :ph34r: ) e di poter assaporare un'atmosfera che con la folla NON ESISTE :wub: Il tempio principale del To-do quasi deserto aveva davvero un aura di grande santità, un po' grazie alla tranquillità, un po' grazie alla penombra, un po' grazie al monaco che cantilenava le preghiere e un po' grazie al fatto che è un edificio vecchio, con le colonne scrostate che trasmette davvero un idea di antico e solenne che tanti templi di Kyoto non hanno a causa dei restauri Un giorno i restauri giungeranno anche qui, prima o poi, tocca o non si conserva nulla, ma mi sento privilegiata per esserci stata ora che è ancora "originale" :cute: Durante questa visita ho provato l'ebrezza di suonare la classica campana gigante con l'assistenza della gentile signora che mi ha pagato l'offerta a Buddha :fangirl:







La mia inaspettata compagna di viaggio ed io ci siamo separate davanti ad un museo, lei voleva andare lì e io volevo progeguire in un altro complesso dell'Enryakuji e sono andata ad attendere l'autobus. Per spostarsi da un complesso all'altro c'è l'autobus che non è nemmeno frequentissimo :patpat: Ho deciso di puntare sul posto più lontano, il Yokawa che è davvero poco frequentato e disperso in mezzo ai boschi. C'è da dire che dei tre, è il complesso meno interessante, ma non mi sono comunque pentita di esserci stata ^_^ Se resti nei pressi dell'edificio principale c'è gente, ma se vai verso gli edifici secondari, ti trovi sola come un cane in mezzo alla boscaglia ed è un po' inquietante per il fatto che se cadi e ti fai male, non puoi farti aiutare da nessuno :ph34r:







Nel tornare indietro con il bus, mi sono fermata al secondo complesso, ovvero il Sai-to, che sta in mezzo ad un bel bosco di criptomerie altissime. Se le si guarda fino in cima, devi pure piegarti indietro :o: Questo bosco dev'essere antichissimo. C'è di bello anche il fatto che qui aleggia una leggera nebbiolina e l'atmosfera e quella delle leggende inquietanti :ahah: Ma è bello :ahah: Meno bella è la scalinata che devi farti in salita dopo essere scesa nella conca in cui sta il tempio principale :crisi: La fatica e pur sempre fatica :coffee: Anche qui di gente ce n'è pochina, perché si ferma quasi tutta al To-do, che al ritorno ho visto letteralmente invaso da scolaresche e corriere di vecchietti :matta:






L'usuale indicazione dramosa vi consiglia di cercare l'Enryakuji nei drama Miyamoto Musashi, Nobunaga no Chef e Nobunaga Concerto. Questo posto fu dato alle fiamme dal solito Nobunaga alla fine del '500. Un tempo i monaci che vivevano qui erano dei guerrieri e non erano prorio dei santi.... in tutti i sensi....






Per tornare giù dalla montagna, dovevo rifare la strada dell'andata e tornare a Sakamoto dove avevo in progetto di visitare un tempio shinto, lo Hiyoshi Taisha. E già la salita per accedervi non è stata incoraggiantissima, ma, arrivata su terreno pianeggiante, sono stata ricompensata dalla vista della locandina, vecchia di due mesi, del film "Rurouni Kenshin, the Legend End" :fangirl: Visto il posto, ho il sospetto che ci abbiano girato il film, perché non è un cinema... dovrò verificare appena esce il film :coffee: è un tempio bello grande, fatto da diversi edifici infrattati in mezzo agli alberi e che ha pure un ristorante in una piccola valletta sulle rive di un torrente... il posto è molto suggestivo, ma il ristorante andrebbe un po' risistemato che da fuori pare una bettola( magari dentro è fighissimo, chissà :ehhh: )







Dopo questa visita ho ripreso il treno per andare alla tappa successiva, il Miidera, il tempio dei tre pozzi. Io ne ho visto uno solo e non ho capito se gli altri tre ci sono o se il nome Miidera è fuffoso :ehhh: Il tempio è a Otsu, ma non in centro e sta sul fianco della montagna in una posizione rialzata da cui si vede un bel panorama sul lago :brill: Non pensavo che il tempio fosse così grande e non pensavo che la parte più interessante fosse quella vicino all'entrata secondaria. Quindi ve lo consiglio. Se passate di là, fateci un salto :clap: E se siete fan di Rurouni Kenshin, qui troverete il ponte che si vede nel primo film :brill: Quello della scena di Kaoru con il gattino che incontra Jin'e :sicerto: Non me l'aspettavo e non lo sapevo, ma l'amministrazione del tempio deve andarcene orgogliosa perché hanno messo un cartello con tanto di foto :ahah:







Prima di rientrare a Kyoto facendo il viaggio dell'andata a ritroso, ho fatto una passeggiata lungo il Biwa-ko Canal, un canale costruito alla fine dell'800 e che proprio qui, sotto il Miidera s'infila nella montagna e arriva tramite galleria a Kyoto e sbocca alla fine del sentiero del filosofo ad Higashiyama Nord :coffee: Il canale, per l'epoca, fu un impresa ingegneristica senza precedenti :eroe: Oggi, il tratto dal lato del lago, è famoso per i ciliegi che lo circondano e che offrono un bel spettacolo in primavera :cute:







Se la memoria non mi inganna, in questa giornata non ho fatto figure indegne :ahah: Ogni tanto mi va di lusso :ahah:
 
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view post Posted on 26/12/2014, 17:55
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A breve distanza dall'ultimo aggiornamento, eccoci con una nuova puntata :eroe:


Quinto giorno




Il quinto giorno si prospettava piuttosto impegnativo, quindi la sveglia è suonata presto... tanto per cambiare :ahah: Visto che dovevo prendere un treno di una linea locale che punta verso le montagne a Nord di Kyoto che si trovava poco lontano dal Shimogamo-Jinja, ho deciso di aprofittarne subito, forte del fatto che l'avrei trovato aperto perché apre alle 6.30 del mattino :sicerto: Arrivai presto e non dall'ingresso principale, ma da uno laterale che immette in un tempio secondario che dev'essere dedicato alla bellezza, visto che in direzione dell'altare faceva bella mostra di se uno specchio in stile tradizionale e che una ragazza ne ha aprofittato per sistemarsi la frangia :XD:



Non so che nome abbia questo posto, ma è caruccissimo e continuando verso il boschetto, si arriva all'ingresso principale che consiste in un lungo viale in mezzo a degli alberi altissimi che s'intrecciano tra di loro e non fanno vedere nemmeno il cielo. Nonostante l'ora, c'era gente che faceva una passeggiata o che faceva ginnastica come un gruppo di nonne che ho visto in un angolo e che mi hanno ricordato i cinesi con il tai chi




Alla fine del viale c'è il cancello principale del tempio. Il Shimogamo è uno dei templi più importanti della città, è patrimonio dell'unesco ed è sede di una bella festa, tra le più importanti di Kyoto, ovvero il Jidai Matsuri, una sfilata in costumi storici che percorre le vie della città e finisce proprio qui. In questo posto viene celebrata anche una festa che prevede delle esibizioni di arceri a cavallo :brill: Se nel parco c'era gente, nel tempio girava solo un signore che stava lì a pregare.




All'interno del santuario c'è anche una risorgiva e un'altra si trova nel bosco antistante, vicino agli scavi archeologi di un antico altare religioso antecedente alla nascita del santuario attuale Queste cose mi interessano un sacco e, visto che c'erano i cartelli con le spiegazioni, me le sono lette più che volentieri :coffee: Per arrivare alla stazione, mi sono fatta il viale nel bosco a ritroso e ho continuato dritta al bivio con l'altro tempio. Alla mattina non è raro beccare gente che spazza la strada o il marciapiede davanti a casa o al negozio. Nelle prime ore del giorno capita di vedere le persone che puliscono e sistemano pure il suolo pubblico, cosa che da noi non si fa perché si pensa, erroneamente, che sia competenza del comune :doppiopat:



Sono riuscita a prendere il treno per Kurama con mezz'ora di anticipo sui miei piani e quando riesco ad anticipare le cose sono sempre felice Il viaggio dura mezz'oretta con un trenino piccino, non ricordo se erano 3 o 4 carrozze, e che si avventura verso le montagne Durante l'autunno un tratto di questa ferrovia è nota perché di sera viene illuminata laddove c'è un "tunnel" di aceri rossi. Io ci sono passata di giorno e questo sicuramente toglie fascino all'attrazione, ma è talmente corto che ti accorgi di esserci passato quando finisce... Se si viene fin qui solo per questo, per me non ne vale la pena :coffee: La stazione di Kurama è il capolinea e si tratta di un villaggio di quelli che stanno lungo la strada, ma l'attrazione del posto è il tempio buddista sulla montagna, che in realtà comprende pure un santuario shinto subito dopo la biglietteria :cute: Il villaggio è noto per la festa del fuoco che si celebra lo stesso giorno del Jidai Matsuri che ho nominato prima, ovvero il 22 ottobre, e consiste in un gruppo di uomini mezzi ignudi che sfilano per la strada con delle pesanti lanterne infuocate sulle spalle( per portarne una servono 4/5 persone) e alla fine concludono la processione al tempio shinto. Un giorno mi piacerebbe assistere al matsuri perché pare sia davvero spettacolare :brill: Sono salita al tempio, ma una parte del percorso l'ho fatta in funicolare, che copre il tratto più lungo :bhua: Il tempio sta in un ampia terrazza soleggiata e offre un bel panorama :fangirl:



Nonostante sia un posto tranquillo e fuori mano, è comunque frequentato, quindi non pensate sia un luogo desolato ^_^ Per chi volesse, si può camminare lungo il sentiero che arriva in cima alla montagna e scendere dall'altra parte dove c'è il villaggio di Kibune per poi prendere il treno alla penultima stazione, che è la stazione di Kibune Io sono tornata giù per Kurama e la discesa l'ho fatta tutta a piedi :sicerto: Mentre scendevo, salivano i bimbi della scuola elementare del paese con i loro cappellini gialli in file ordinate :cute: Scendendo ho potuto visitare il tempio shinto la cui costruzione la dobbiamo a Toyotomi Hideyori, lo sfortunato figlio di Hideyoshi, il famoso generale dell'era Sengoku. Questo ragazzo lo trovate nel drama Gou, Himetachi no Sengoku :coffee:


L'albero nella foto dal vivo è impressionante :ph34r:

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Prima di prendere il treno, ho iniziato a sperperare qualche soldo in un negozietto vicino alla stazione. Visto che nel piazzale antistante alla stazione c'è una statua di un tengu, un demone, mi è sembrato doveroso prendermi una maschera con questo soggetto che è legato alla cittadina :ride:





Sapete come funziano i treni? Di solito i treni hanno i tornelli in stazione, come nelle metro. Quindi si inserisce il biglietto all'ingresso e lo si ritira. Quando si scende dal treno, si inserisce il biglietto nel tornello( occhio quindi a non perderlo) e si esce senza ritirarlo. Esistono anche delle carte magnetiche e in quel caso vanno semplicemente strisciate nell'apposito spazio. Ma, se la linea ferroviaria è piccola come quella di Kurama, capita che alcune stazioni siano formate da una banchina incustodita e senza biglietteria. Allora devono industriarsi in modo diverso e il sistema usato diventa simile a quello degli autobus, ovvero si scende obbligatoriamente da davanti dove c'è la macchinetta per pagare( anche in contanti) e dove c'è il macchinista in persona che funge da bigliettaio/controllore. In pratica è impossibile non pagare il biglietto come tanti furbetti fanno qui da noi :clap:



Al ritorno sono scesa alla stazione di Ichijoji, una banchina piazzata vicino al classico passaggio a livello cittadino giapponese :XD: Ho scelto di scendere qui per andare in un luogo legato ad un personaggio piuttosto famoso, ovvero Miyamoto Musashi :fangirl: Se vedrete l'omonimo drama( è un nostro progetto futuro ) o leggerete il libro, vedrete che ad un certo punto Musashi combatte e sconfigge un'intera scuola di spada nei pressi di un "capitello" sotto un pino. Quel mini santuario si trovava ad Ichijoji. Il luogo è oggi un incrocio in un quartiere residenziale in collina davvero piacevole e rimane un monumento a ricordare l'evento. Ma qualche centinaio di metri più in su, c'è un tempio shinto che deve la sua fama per il fatto che Musashi si fermò lì a pregare prima di giungere allo scontro. Quella di arrivare in ritardo, faceva parte della sua tattica per innervosire l'avversario e vincere :ahah: Al tempio è conservato un pezzo del pino originale che dev'essere morto da un pezzo :patpat: A fianco della reliquia c'è una statua di Musashi che impugna due spade, visto che fu lui ad inventare il combattimento con le due katane. Se non lo sapete, Miyamoto Musashi fu il più grande spadaccino che il Giappone abbia mai avuto :eroe:






Da Ichijoji sono andata in autobus fino al Ginkakuji, ovvero il Padiglione d'Argento Qui si che mi sono trovata in mezzo alla folla come non mi era ancora mai capitato :matta: L'intera zona ha un che di circo per turisti, ma il tempio è famoso e non si può fare a meno di venire :coffee: A differenza del Padiglione d'Oro, il Padiglione d'Argento non è d'argento, ma marrone legno :ehhh: Avrebbe dovuto esser ricoperto d'argento, ma il progetto non fu attuato per questioni economiche :XD: Qui ho visitato il giardino. Il Giappone tradizionale non è molto adatto a chi ha problemi a camminare perché ci sono sempre tante scale e questo giardino non fa eccezione :sicerto: Però il panorama su Kyoto merita :fangirl: Prima di lasciare la zona del Ginkakuji mi sono sbaffata un gelato alla vaniglia e matcha Ero curiosa di sapere che gusto avesse 'sto fantomatico gelato al tè verde e devo dire che è proprio buono :convuls:



Dal Ginkakuji inizia Higashijama Nord e inizia pure il sentiero del filosofo, una passeggiata pedonale lungo un canale che deve il nome a Nishida Kitaro, un filosofo del 900 che era solito passeggiare qui nentre rifletteva.



Lungo il sentiero c'è il tempio Hoen-in che non è arci noto, ma comunque la foto del suo ingresso con il tetto coperto di muschio è sicuramente capitata sotto il naso di molte persone :sicerto: Per arrivarci tocca fare una piccola deviazione che non ruba molto tempo ^_^ Ci si arriva seguendo i comodi cartelli



Il sentiero del filosofo finisce pima dell'Eikan-do e lì c'era un cartello che indicava la tomba di Yae e Nessima. Io non ho ancora visto il drama con la Hayase, Yae no Sakura, ma, avevo presente chi sono e ho pensato che sarebbe stato carino farci un salto ^_^ Beh, non ci sono mai arrivata :sorry: Ho camminato per 10 minuti in mezzo alla boscaglia in un sentiero piuttosto faticoso( se non avessi già camminato tutto il giorno sarebbe stato diverso), piuttosto solitario e probabilmente avrei dovuto fare ancora un bel po' di strada :ph34r: Ho rinunciato, anche se dietro di me c'era una vecchina che procedeva nella stessa direzione e quindi ero certa di essere sulla strada giusta... sì, perché dopo il primo cartello pomposo bilingue ho beccato sono degli sfigatissimi cartelli in giapponese e mezzi crollati :ehhh: C'era un senso di abbandono quasi irreale e difficile da credere visto che a poca distanza da lì c'era l'universo intero :noword: E lungo il sentiero avevo già superato un altro cimiterino antico, abbandonato e piuttosto inquietante che mi faceva un po' sentire la protagonista di un horror :ahah: Davvero, eh :ahah: Faceva pure freddino, quando per tutto il giorno ero morta di caldo :ehhh: Visto che non avevo ancora fatto testamento, ho preferito fare dietro front :ahah: Ne avevo abbastanza, così sono andata all'Eikan-do, il tempio più costoso che ho visitato, ma è davvero splendido... :brill: Lo considerano uno dei posti migliori per ammirare gli aceri rossi a Kyoto e, secondo il mio modesto parere, è vero :clap: Il tempio ha anche una bella galleria in legno che sale sulla montagna e ha un curioso pozzo coperto da dei bamboo e con una pietra in mezzo. Se si butta l'acqua sulla pietra con l'apposito mestolino e si tiene l'orecchio sui bamboo, si sentirà che cadendo, l'acqua emette un suono musicale che pare quello un koto, uno strumento a corde tradizionale :cute:





Da qui sono andata al Nazen-ji che è lì vicino e, oltre ad avere un portale enorme, ha pure un acquedotto che, a quanto pare, catalizza l'attenzione dei visitatori a tal punto che non sono riuscita a fare una foto sotto le arcate che non avesse un impiastro in mezzo



Da qui sono andata all'Heian-Jingu costeggiando il Biwako Canal di cui vi ho parlato nel precedente post e che in questo punto esce dalla montagna per percorrere un breve tratto e finire nel Kamo, il fiume più importante di Kyoto.



L'Heian-Jingu è un'altro importantissimo tempio shinto che abbaglia da quanto è rosso :wacko: Qui era in corso un matrimonio, ma non si poteva fotografare perché si svolgeva nella parte interna ed è una zona dov'è vietato fare foto :patpat: Non si può sperare di fare uno scatto clandestino, perché c'è un tizio pagato per controllare :perpless: Comunque sono stata lì un po' a guardare ed è davvero interessante :cute:





Con questo ho finito il giro. Non era tardi, ma la giornata era stata densa di cose da fare ed ero davvero molto stanca :noword:
 
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view post Posted on 11/1/2015, 19:10
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Sesto giorno



Arrivata al venerdì, mi sono ritrovata davanti il mio ultimo giorno totalmente sola in terra nipponica ed era di nuovo dedicato alla prefettura di Shiga :cute: La meta sarebbe stata una cittadina tanto sognata per ragioni ignote pure a me stessa :XD: Sì, amo Hikone dal giorno in cui, navigando a caso in rete, trovai notizie sul castello di questa cittadina in riva al lago Biwa. Quando ho deciso di fare il mio viaggio, dopo Kyoto che è un must, sapevo già che sarei stata ad Hikone :coffee: Per arrivarci da Kyoto è facilissimo, basta andare in stazione, fare il biglietto alle macchinette automatiche( non so dove sia la biglietteria con gli umani là dentro, ma non serve saperlo :ahah: ), passare i tornelli, seguire l'indicazione Biwako Line, arrivare al binario, salire sul treno dal lato giusto e farsi un oretta di viaggio :eroe: La prima metà del tragitto l'ho fatta in piedi in mezzo agli onnipresenti scolari del mattino e ai lavoratori, mentre il panorama fuori pareva quello di un unica città, visto che si passava da un paese all'altro senza vedere l'ombra di un campo. Poi sono scesi quasi tutti, ho trovato da sedere e ho visto un po' di campagna :brill: Hikone non è nè grande, nè piccola, ma mi ha dato l'impressione di essere un posto a dir poco tranquillo. Per strada gira poca gente e poche macchine. La città sta in una zona pianeggiante e nel mezzo c'è la collina su cui troneggia il castello :brill: Dalla stazione sono 15 minuti a piedi circa fino alla biglietteria, che è all'interno del secondo fossato :coffee: Sì, il castello è una torretta circondata da mura, poi ha un fossato alla base della collina, un'altra cinta di mura e un ulteriore fossato che è collegato con il lago. Ho fatto il biglietto dopo 10 minuti dall'apertura e mi sono avviata su per le onnipresenti scale :sicerto: Essendo presto, gli addetti erano intenti a spazzare e a raccoglere le foglie secche, in 10 fanno il lavoro che qua si fa in 2 fatto male :patpat: Il percorso per arrivare al mastio è un po' tortuoso, perché serviva a far girare a vuoto le armate nemiche e a rendere più semplice la difesa. Non immaginatevi chissà che labirinto, perché nell'insieme il complesso è contenuto. E comunque il castello in questione è stato costruito all'inizio del Periodo Edo e non è mai stato assediato, non ha mai conosciuto guerre ed è arrivato intatto fino ad oggi, guadagnandosi il titolo di tesoro nazionale :fangirl: Sappiate che la maggior parte dei castelli giappi sono ricostruiti :sorry: Pochissimi sono davvero originali. Molti sono stati distrutti durante una qualche guerra e alcuni sono stati beccati dai fulmini andando a fuoco :perpless: Questo castello qui ha spento pochi anni fa le 400 candeline e per commemorare l'evento è stata inventata la mascotte che ora è il simbolo del castello e della città, il gatto samurai Hikonyan ( da Hikone e da Nya, il verso del gatto) :fangirl: Una leggenda vuole che Ii Naotaka, colui che fece costruire il castello su desiderio del padre e la cui statua ti accoglie fuori dalla stazione, viaggiasse per la strada e si fosse perso sotto la pioggia e, passando davanti ad un tempio, vide un gatto che agitava la zampetta come ad invitarlo a ripararsi all'interno. Naotaka si rifugò all'interno e fu accolto dal monaco che viveva lì. In seguito il samurai fece restaurare il tempio in segno di gratitudine e, alla morte del gatto, il monaco dedicò al micetto una statua con la zampina alzata. Questa è la leggendaria origine del Maneki Neko e la spiegazione della mascottina di Hikone, un gatto samurai con in testa l'elmo da guerra di Naotaka :cute: Io trovo Hikonyan talmente coccoloso, che mi sono comprata il mini peluche, ma volendo c'è pure enorme





Tornando al castello, prima l'ho visitato all'esterno, girando il nel cortile nel quale hanno fatto le riprese di Nobunaga no Chef, nel giardino e ammirando il panorama, poi sono entrata rigorosamente senza le scarpe :sicerto: L'interno è tutto di legno ad incastro. Nonostante non ci sia chissà che da vedere perché le stanze sono vuote, per me è comunque interessante :coffee: Salire le scale con le scarpe sulla borsina può essere un impresa eroica, perché sono ripidissime, in pratica è una tavola di legno quasi verticale con degli scalini alti e stretti. Una volta le scale erano mobili e si potevano tirare su per isolare il piano superiore, quindi immaginatevi quanto fosse comodo con l'armatura :ph34r: Qui ho beccato un allegro signore delle pulizie che voleva spiegarmi delle cose sulle tegole esposte nella vetrina, ma ci siamo incasinati :ahah: Era parito farfugliando qualcosa sul fatto che avevano 400 anni o per lo meno io ho capitto qualcosa del genere, ma credo fosse l'unica frase inglese che sapeva e niente, abbiamo concluso con svariati inchini e con tanti sorrisi perché non ne venivamo fuori :ride: E qualche minuto prima ero inciampata sulla solita sporgenza di legno proprio davanti a lui :ahah: Mi avrà presa in simpatia per quello :ahah:





Visto il castello, mi aspettava il giardino ai piedi della collina La strada per arrivarci costeggia il fossato interno e il muro esterno del giardino fa bella mostra di se in Rurouni Kenshin, Kyoto Inferno nella scena dell'attentato al Primo Ministro Okubo :fangirl: Il giardino è composto da un laghetto con svariati ponticelli e un palazzo dove soggiornava il lord, perché diciamocelo, in tempi di pace solo un pirla viveva su una torre scomoda e spoglia che solo per andare al bagno dovevi lanciarti giù da tre piani con le sottane che ingombravano :bhua: Nel giardino c'erano dei nonnetti che dipingevano. A volte, in Giappone, capita di beccare qualche artista amatoriale che dipinge gli scorci più belli :clap:




La visita ad Hikone andava completata con un giro veloce alla strada con le case in vecchio stile che ospitano soprattutto ristoranti :sicerto: Il pranzo l'ho fatto in una pasticcieria tradizionale che a mezzogiorno offre un unico menu, udon con una tazza di tè e un mochi. Così ho assaggiato i fantomatici mochi che non sanno di nulla :ph34r: Si fanno mangiare, ma lo chiamano dolce e di dolce non ha nulla... :sorry: il gusto è neutro :coffee: Il gusto boh :XD: Gli udon invece erano buonissimi :cute:





Tornata in stazione, mi sono avviata verso Omihachiman che sta tra Hikone e Kyoto, sempre lungo il lago. Lì vicino c'è pure Azuchi, che era il luogo in cui Oda Nobunaga costruì il suo magnifico castello che fu il modello del castello di Osaka. Dal treno ho visto la statua di Nobunaga che sta nel piazzale di fronte alla stazione :brill:

Omihachiman è un villaggio originale del Periodo Edo che rischiava la rovina e negli anni 50 fu salvato da un regista( non mi ricordo chi, ma era uno famoso :patpat: ) che cercava una location esterna per un suo film storico. All'epoca gli storici erano girati tutti in studio, ma quelli furono gli anni in cui i registi iniziarono a cercare location vere e Omihachiman, con la sua rustica autenticità era perfetta :clap: Rustica autenticità che esibisce tutt'ora, perché non è perfettamente restaurata come i posti soggetti al turismo di massa e ha un'aria un po' romantico-decadente :cute: A qualcuno potrebbe pure non piacere per questo :coffee: Il quartiere storico non è vicino alla stazione... in realtà sta a 20 minuti a piedi per una strada a dir poco deserta :ph34r: Ci sarebbe stato pure l'autobus, ma non l'ho preso. Credo ce ne fosse uno all'anno visto che lungo la strada non l'ho incrociato e 20 minuti a piedi non sono pochi :ph34r: Il quartiere storico è composto da diverse case antiche appartenute a dei mercanti, ma la parte più interessante è il canale che in realtà era il fossato del castello( rudere dalla fine del 500 :patpat: ) che stava in cima alla collina. Il fossato è stato sfruttato per i film di Kenshin ed è in canale che si trova vicino alla casa di Kaoru :coffee: In questa zona ci sono degli scorci molto carini e qui gira qualche turista... anziano giapponese, ovviamente :XD: I nonni giapponesi sono ovunque, ma proprio ovunque :ahah:






Ho visitato anche il tempio ai piedi della collina, ma non sono salita con la funivia ^_^






Alla fine sono tornata a Kyoto per affrontare la lavatrice giappa :crisi: Il giorno dopo sarebbe arrivata la mia amica e non avrei avuto tempo, anche perché il regolamento condominiale vietava rumori( della lavatrice compresi) oltre le 22.00 e mi serviva abbastanza tempo perché la roba si asciugasse. Prima di andare a casa mi sono fermata al kombini a prendere il detersivo. Così ho ammucchiato il bucato e sono andata nella stanza della lavatrice sul pianerottolo per scoprire che l'apparecchio è un aggeggio misterioso :ph34r: Si apre dall'alto con un coperchio trasparente stile frullatore, ha un cestello, non ha un posto per il detersivo( che ho buttato dentro a caso :ph34r: ) e i tasti sono tutti in kanji :macome: Come fare? :ehhh: L'unica cosa che ho fatto con consapevolezza è stato accenderla che il simbolo è universale :XD: Poi ho schiacciato il primo tasto che ho trovato e il cestello ha iniziato a riempirsi magicamente d'acqua e il coperchio era aperto :ph34r: Una volta pieno, ha iniziato a lavare agitandosi in senso orizzontale, ma volendo il coperchio può stare anche aperto per tutto il tempo che l'acqua non esce :ph34r: Non potendo piantare le tende lì, sono andata in casa ad aspettare per tornare a controllare in seguito. Non so in quanto tempo abbia lavato, ma io sono andata a controllare dopo un ora ed era piena d'acqua :sorry: Mi stavo preparando psicologicamente all'idea di strizzare tutto a mano :ph34r: Ma mi pareva impossibile Doveva esserci un modo... :ehhh: Sapevo solo come si scrive acqua in kanji e ho cercato quel simbolo sperando bene, l'ho trovato, ho pigiato il tasto e magicamente è partita la centrifuga :joy: Dev'esserci sicuramente stato un'altro modo, con un lavaggio tutto continuato, ma è già tanto che ne sono venuta fuori così :XD: Una volta riconquistati i miei beni privi d'acqua, li ho stesi nello stendino formato Barbie che avevo infilato tra il letto e la porta della finta terrazza, piazzandolo in mezzo alle scatole che lo spazio era quel che era :sicerto:

Quindi: Io 1 - lavatrice 0 :ciapa:

Edited by Alannah - 11/1/2015, 21:24
 
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view post Posted on 11/1/2015, 23:57
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Allanah scrive: Ogni persona dai viaggi cerca qualcosa di diverso. C'è chi va a svaccarsi in riva al mare, c'è chi va ad ingozzarsi di cibo, c'è chi vuol fare vita mondana, c'è chi ama tutto ciò che è all'avanguardia( e gli tocca cercarlo fuori dall'Italia) e chi, come me, ama il vecchiume. E non potrebbe essere diversamente, visto che sono un archeologa mancata. Tutto ciò che è storia e perché no, leggenda, solletica il mio interesse più di negozi, bar e cose nate dal nulla l'altro ieri :coffee:

Questa premessa doverosa serve per far capire il tipo di viaggio che ho scelto di fare. Serve per far capire perché mi sono concentrata solo sul Kansai, che la guida della Lonely Planet definisce come la regione giapponese con più cose storiche da vedere, visto che vanta la presenza di ben due ex capitali, Kyoto e Nara, oltre al fatto che in questa regione si sono mossi in passato molti dei grandi personaggi che hanno creato il Giappone che conosciamo, personaggi storici che ho conosciuto grazie ai drama :cute: Perché la storia letta, diciamocelo, è 'na palla

Il Giappone assieme agli Stati Uniti sono gli stati che per antonomasia vengono descritti di più in tv o nei fumetti. Quando certe volte si dice o si sente " vorrei tanto visitare quei luoghi che tante volte ho visto in tv " , è sicuro che la persona che esclama queste parole si riferisce o agli Stati Uniti ( film e telefilm americani sono un cult ) o al Giappone ( per oltre un trentennio i cartoni animati in tv erano solo giapponesi )...
Quanti e quanti cartoni animati giapponesi ambientati in posti fantastici che lasciavano aperta la porta della fantasia! Solamente Sampei, ad ogni puntata, era ambientato in un posto diverso del giappone... Il passo dai cartoni animati ai drama è stato breve. Almeno per me tutto è iniziato cercando l'anime di H2, ritrovandomi nelle mani il live. Poi per caso ho trovato il live di GTO, e il gioco era oramai fatto... E qui la visione di quei luoghi immaginati per tanti anni era reale. Le scuole giapponesi, le divise degli studenti, le case giapponesi con quelle porte scorrevoli!
Hai ragione quando scrivi che ogni persona dai propri viaggi cerca qualcosa di diverso. A Tokyo non ci andrei nemmeno io, cercherei piuttosto i luoghi dove sono stati girati drama come Teru Teru Ashita, luoghi che mi hanno totalmente rapito, immersi nella natura e con le persone in simbiosi con essa...
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Il mio fetentissimo padre prevedeva sciagure imminenti, tipo il fallimento della compagnia aerea con la conseguente fregatura per la sottoscritta, ma fortunatamente non è successo

Ah ah ah ah ah, ma povero signor Alannah :P
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Però, partendo dal remoto nord-est, il volo diretto su Osaka me lo sognavo, così ho dovuto optare per un volo Venezia-Roma e un altro da Roma a Osaka. Tra andata e ritorno, 650 e qualcosa euro non sono male...

Sei anni fa, prima del terremoto che mi indusse a rinunciare a partire a causa della paura per la contaminazione radioattiva, per il biglietto andata- ritorno Roma/Tokyo, mi cercarono 2000 euro....
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Il viaggio me lo sono organizzato da me, senza agenzie di viaggio e senza gruppi organizzati, ma racimolando informazioni ovunque e contando sulle mie risorse da Giovane Marmotta :brill:

Immagino che avrai riguardato quei drama che tanto avevano attirato le tue attenzioni annotando i posti dove erano ambientati...
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I giapponesi mi hanno sorpresa perché in realtà non sono così mal messi con l'inglese.

Notizia confortante e importante...
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Il volo Venezia-Roma dura solo 50 minuti, quindi non ti accorgi neanche che sei in volo, perché parti e già stai atterrando, ma l'altro volo è un odissea :perpless: Io non dormo da nessuna parte, né in macchina, né sul divano, né in treno, è non ho dormito nemmeno in aereo... :noword: Prendo sonno solo in un letto, anche duro come una tavola, ma dev'essere classificabile come letto Credetemi, 12 ore senza chiudere occhio sono lunghe, noiose e pesanti.

La cibaria la passano? O_o'
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così sono riuscita a ritirare la valigia, a prendere le tessere per bus, treni e compagnia bella per tutta la settimana, a ritirare i biglietti scontati per il treno espresso Haruka indispensabile per arrivare a Kyoto in tempi non biblici e sono riuscita a prendere il treno che mi ero prefissata, quello delle 13.16. Tutto a colpo secco, senza incertezze e senza errori :eroe:

Mi spieghi come hai fatto a far coincidere l'arrivo dell'aereo con il treno che ti ha portato a destinazione? Come hai fatto a trovare, e soprattutto, a capire gli orari e le destinazioni dei vari treni? I biglietti, avevi pure i biglietti? Ma sei Mandrake? O_o'
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Ma prima di rilassarmi e iniziare a fare la turista, dovevo trovare l'appartamento in cui smollare i miei bagagli. Il posto stava per così dire, fuori dai punti strategici, in Horikawa-dori, a pochi centinaia di metri dal Seimei Jinja, un tempio shinto dedicato al mago Merlino giapponese, tale Abe no Seimei. Essendo un appartamento, ho dovuto telefonare e aspettare l'arrivo di un addetto che mi facesse firmare il contratto, pagare subito e mi spiegasse come funzionava la baracca :coffee:

Ma l'appartamento in affitto l'hai trovato lì, al momento? O anche di quello avevi trovato l'annuncio di affitto dalla camera di casa tua?
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Il posto è il classico appartamento-loculo tombale giappo con camera e cucina in un unico ambiente lungo e stretto, dove ci si deve assolutamente togliere le scarpe all'ingresso e il bagno è talmente vasto che chiudere la porta ti fa venire la claustrofobia che non hai mai avuto

Quante volte ho sognato di vedere un vero appartamento made in Japan così.... Basta pensare ai monolocali di Maison Ikkoku....
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Dopo di che sono andata a cena in un posto che fa i soba dal 1400 e qualcosa ed è legato alla casa imperiale. In realtà il locale ha prezzi onestissimi, ha il menu inglese ed è un vecchio edificio di legno con la sua atmosfera :fangirl: Mi piaceva l'idea di mangiare in un luogo "storico"


Ma fanno i maccheroni al sugo in Giappone?
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Ecco, se andate per templi ed edifici storici in Giappone, portatevi delle scarpe facili da mettere e togliere, perché sui pavimenti di legno si cammina solo scalzi e non sempre avete abbastanza spazio per allacciarvi comodamente le scarpe :patpat: Meno tempo sostate in mezzo alle scatole e meglio è :sicerto: Poi le scarpe in genere si lasciano in ordine davanti all'apposita pedana, rigorosamente con i tacchi rivolti verso l'edificio e le punte verso l'esterno :eroe: A volte, però, ci sono delle scarpiere a scaffale e altre volte ve le fanno portare dietro infilandole in una borsetta di plastica da loro fornita. I giapponesi hanno un rapporto simbiotico con le borsine di plastica :ehhh: Me ne hanno rifilate talmente tante... Finché ero in appartamento le smaltivo per buttare le immondizie, ma dopo mi sono trovata sommersa :sigh:

Ecco quello che un po' mi fa paura della cultura giappo: l'assoluta pignoleria per certi comportamenti che in Italia proprio non esistono: togliersi le scarpe ogni qualvolta che ci si entra in un luogo chiuso.
Ma i giapponesi non hanno mai i calzini bucati? Come fanno in queste situazioni? Ora non ditemi che a voi non è mai capitato di mettervi le calze sane, e di ritrovarle con un buco quando andate a togliere le scarpe..

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Ma questi tempi erano proprio vicini al tuo appartamento? Immagino il costo dell'affitto..

Alannah, più volte ti ho detto di voler ascoltare il tuo racconto del viaggio che hai fatto... Ho letto con molto piacere il tuo racconto dei primi due giorni, anzi, li ho riletti più volte... Leggerò con calma anche il proseguo del tuo viaggio in Giappone, mi affascina molto perché come ben sai, è un mio sogno fare la medesima esperienza....
 
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