The Client

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Kimu
view post Posted on 1/12/2011, 15:25




The Client

lGear07


Altra Locandina
Titolo: 의뢰인/ Uiroein/ The Client
Genere: Thriller / Legale
Durata: 123 min.
Uscita: 29 Settembre 2011
Sceneggiatura: Lee Choon Hyung, Sohn Young Sung
Regia: Sohn Young Sung
AsianWiki
Sottotitoli Inglesi su Subscene
Progetto MIST

★ CAST ★
Ha Jung Woo: Kang Sung Hee
Park Hee Soon: Ahn Min Ho
Jang Hyuk: Han Cheol Min
Sung Dong Il: Jang Ho Won (consulente investigativo di Kang)
Kim Sung Ryung: Assistente di Kang
Jung Won Joong: Procuratore Capo
You Da In: Seo Jung Ah (moglie di Han)
Park Hyuk kwon: Detective Seo
Ju Jin Mo: Giudice
Yeh Soo Jung: Madre di Jung Ah
Min Bok Gi: Professor Choi

★ TRAMA ★
L'avvocato Kang riceve l'incarico di difendere Han Cheol Min, accusato di aver ucciso la moglie. Anche se il corpo della donna non è stato ancora trovato, così come l'arma del delitto, Ahn Min Ho, il Procuratore che accusa Han, ha pochi dubbi riguardo la sua colpevolezza e si affretta ad etichettarlo come la reincarnazione del diavolo.
Han Cheol Min è davvero un assassino o è vittima di un insabbiamento?

★ CURIOSITÀ ★
■ Il film è stato presentato ai seguenti festival cinematografici:
-2012 (15th) Shanghai International Film Festival - June 16-24, 2012 - Asian New Talent Award
-2012 (3rd) Korean Film Festival in Australia - August 22-September 30, 2012 - K-Mystery

★ TRAILER ★

Video

★ GALLERY ★



Edited by giabonip - 9/4/2015, 12:04
 
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view post Posted on 3/3/2015, 18:14
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« Potete marchiarmi come assassino ma non potete negare
il fatto che amassi veramente mia moglie. »



Dopo un film terrificante, uno insoddisfacente ed un altro che mi ha lasciata un po' perplessa finalmente ho trovato pane per i miei denti e che mi ha fatto pensare, dopo quasi due settimane, che ho investito bene due ore della mia vita con un film.
Generalmente prediligo i dorama e quindi tendo a farmi un po' una cultura cinematografica con i gruppi di visione e cose simili ed in queste ultime settimane devo dire che ho beccato un po' di vaccate ma sono felice di poter dire che The Client non rientra fra queste. É il connubio perfetto tra thriller, aule di tribunali e mistero e nonostante la storia abbia preso un risvolto a mio parere discutibile e che non chiamerei proprio colpone di scena da panico, è stato comunque interessante vedere il film e il dipanarsi del mistero su due casi di omicidi che avevano solo una cosa in comune. Ma direi di andare con ordine. :sicerto:

Una donna viene uccisa ed il primo nonché unico sospettato è proprio il marito di quest'ultima che, appena tornato a casa da quello che lui definisce un viaggio di lavoro, viene ammanettato e portato dentro con l'accusa di omicidio. Le prove sono circostanziali, infatti non sembrano esserci né l'arma del delitto né tantomeno il cadavere stesso della donna ma questo è un discorso a parte. A noi interessa sapere se il marito è innocente o meno e soprattutto come farà il suo legale a scagionarlo dall'accusa. :coffee: All'avvocato Kang Sung Hee spetta quest'arduo compito che si rivela piuttosto difficile e spinoso dovendosi confrontare con un procuratore, An Min Ho, fermamente convinto della colpevolezza dell'uomo
e che ritiene anche responsabile di un altro caso, quello dell'omicidio di una liceale.

Ed è proprio da tutto questo che inizia la vera storia della pellicola e fino ad un quarto d'ora dalla fine il film non svela granché e riesce comunque a mantenere viva l'attenzione dello spettatore senza far scadere il film nel baratro più totale, cosa che sarebbe potuta benissimo accadere visto che i ritmi non mi sono affatto sembrati serrati ed io amo i thriller che comunque sanno dare emozioni e coinvolgere senza per forza piantare sparatorie a cazzo di cane nella sceneggiatura.

I personaggi non mi sono sembrati granché approfonditi ma ci stava anche, soprattutto nel caso di Han Cheol Min visto che era l'imputato ma devo dire che nel mio piccolo mondo nessun personaggio è spiccato maggiormente rispetto agli altri per l'intera durata del film. C'è però da dire che è stata magistrale la scena in cui l'imputato è stato chiamato a testimoniare. Ecco, se proprio dovessi citare una delle mie scene preferite direi che senza ombra di dubbio questa è una di quelle: l'emotività del momento, il fatto che parlasse praticamente a cuore aperto, che tutti pendevano dalle sue labbra... non so, è stata magica, merito anche dell'interpretazione di Jang Hyuk, un attore che continua a sorprendermi fin da quando quest'estate ho avuto modo di vederlo in azione in Chuno, uno dei miei dorama preferiti. throb
Il personaggio di Cheol Min all'inizio credevo sarebbe stato marginale, quello di un semplice imputato che si vede pendere sul collo la condanna di aver ucciso la donna che presumibilmente dovrebbe amare più di qualsiasi altra di questo mondo ma, seppur per poco, è riuscito ad esprimere delle emozioni e a mostrarsi in un modo davvero eccezionale, che è stato capace di catturarmi ed ammaliarmi.

Il personaggio che invece ho più odiato è stato quello del procuratore An Min Ho. Per l'amor del cielo, è quel personaggio che se fosse stato protagonista della storia sarebbe piaciuto a tutto il mondo per il suo incrollabile senso della giustizia, del suo istinto di procuratore che gli parlava dentro facendogli capire che bisogna sempre perseguire la giustizia e così via ma proprio per queste sue caratteristiche a me non è piaciuto se non negli ultimi minuti del film, ma anche lì 'piacere' è un modo molto approssimativo e scontato per esprimere la mia opinione sul suo personaggio.

L'avvocato mi ha lasciato un'impressione positiva nonostante lui mi abbia ricordato anche l'avvocato di un altro film, The Attorney, il quale all'inizio voleva solo tirare l'acqua al proprio mulino e che poi si è eretto contro l'ingiustizia dell'epoca. In un certo senso Kang Sung Hee ha fatto la stessa cosa: all'inizio non credeva nell'innocenza veramente del suo cliente, al punto che in un'occasione gli ha detto la frase che sicuramente ha detto a tutti gli assistiti prima di lui, ovvero: « Io credo a tutti. » Il classico modo per dire che ti crede solo perché ti deve assistere, nulla più.
Quando però è arrivato il momento di fare sul serio, di tirare fuori le palle e prendere la decisione giusta è riuscito a farlo senza pentirsene, ma rimanendo fiero della sua decisione.

In definitiva è un film che consiglio: bello, intenso, coinvolgente. Il primo difetto che mi viene in mente per poterlo criticare sarebbe il colpo di scena che, a mio avviso, era abbastanza scontato ma che comunque è riuscito a mantenere viva la narrazione e ha portato ad una interessante conclusione, quasi realistica oserei dire.

P.S. Grazie per i subbi e per la proposta. throb Mi avete fatto ricredere sulla mia già precaria sanità mentale e sul fatto che ho sì gusti difficili ma anche nel fatto che in questo periodo prendo un po' di sòle. :XD:

Edited by giabonip - 3/3/2015, 20:07
 
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view post Posted on 3/3/2015, 20:35

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VISIONE MISTica
Come legal thriller l'ho trovato davvero ben fatto.
Abbiamo un uomo accusato di omicidio, Han Cheol Min, l'accusa con il procuratore Ahn e la difesa con l'avvocato Kang.
Tre uomini molto diversi tra loro.
Il Procuratore sembra voler provare la colpevolezza dell'imputato a qualsiasi costo,
anche in modo poco lecito, e per questo in un primo momento ci appare subdolo e poco corretto ma più avanti si rivela un sostenitore della giustizia, nel senso più nobile del termine poiché sente su di sé la responsabilità di rendere giustizia prima di tutto alle vittime. Siccome sa con chi ha a che fare, dato che Han Cheol Mi l'aveva già fatta franca in un altro caso di omicidio in cui era stato imputato ma poi rilasciato per mancanza di prove evidenti,
è pronto anche a giocare sporco... "il fine giustifica i mezzi".
L'Avvocato invece (e qui vorrei citare Quercina che lo ha descritto benissimo)
CITAZIONE
all'inizio voleva solo tirare l'acqua al proprio mulino, non credeva nell'innocenza veramente del suo cliente, al punto che in un'occasione gli ha detto la frase che sicuramente ha detto a tutti gli assistiti prima di lui, ovvero: « Io credo a tutti. » Il classico modo per dire che ti crede solo perché ti deve assistere, nulla più.

Praticamente appare come un avvocato che punta alla vittoria, per lui è una vittoria professionale che va ad aggiungersi sul suo curriculum, senza giocare sporco, ma basandosi sulle sue capacità e sicuramente è una persona che principalmente crede in se stesso, "tutto il resto è noia". Poi però si fa coinvolgere dal caso ed esce fuori un altro lato di sé, quello impetuoso ma al tempo stesso ligio tanto da essere oggetto d'ammirazione da parte del suo maestro
niente popò di meno che il padre del procuratore... tanto per renderli ancora di più rivali

Nel corso della storia, il Procuratore e l'Avvocato si scontrano più volte, si stimano e si deridono, la loro rivalità mi ha coinvolta per tutto il film.
Ma veniamo all'imputato: Come Quercy credevo che avrebbe avuto un ruolo marginale ed in parte è stato così, ma Jang Hyuk è stao fenomenale e in un paio di scene ha saputo catturare tutta l'attenzione.
Parlando anche del finale...
Non è stato, è vero, un colpo di scena, perché ci si arriva per gradi come se si assistesse davvero alla ricostruzione dei fatti da parte dell'avvocato e del suo assistente/investigatore, ma si lascia gustare fino all'ultimo, e il fatto che i due legali si trovino finalmente uniti in un'unica direzione che poi è quella giusta è la cosa più appagante del film ^^


CITAZIONE
P.S. Grazie per i subbi e per la proposta. throb Mi avete fatto ricredere sulla mia già precaria sanità mentale e sul fatto che ho sì gusti difficili ma anche nel fatto che in questo periodo prendo un po' di sòle.

prego tesora, meno male che ti è piaciuto! :joy:

Edited by giabonip - 4/3/2015, 00:11
 
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view post Posted on 3/3/2015, 21:05
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Devo aver sbagliato visione... :azz:
ero convinta che fosse la settimana di Addicted
Se riesco commento questa settimana
altrimenti slitto alla prossima :eroe:
 
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view post Posted on 3/3/2015, 21:15
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So che non c'entra poi molto con il film o che so io ma ho un mezzo dubbio: l'attore che interpreta il Professor An è lo stesso che in Healer interpreta
l'Orusin? (Quello che in inglese hanno tradotto con 'Elder' e che muove i fili da dietro il bancone del bar)


CITAZIONE (Rosy-ajumma @ 3/3/2015, 21:05) 
Devo aver sbagliato visione... :azz:

Mamma mia mi sento meno sola. :ahah: Ho controllato millemila volte per paura di cannare. Peccato che io sia tecnicamente un individuo CioFane con una grande e fresca mente a disposizione. Andiamo bene. :patpat:
 
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view post Posted on 3/3/2015, 21:28

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figurati se io ho fatto caso a una cosa del genere :XD: purtroppo A) non sono fisionomista. :huh:
B) non sono aliena ma vivo in un mondo mentale tutto mio. :alienff:
C) avrebbe aiutato parecchio la mia memoria se si fosse trattato di un bel figliolo :shifty:

P.S. sì Rosy, questa è la settimana di The Client :XD: :patpat:
 
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view post Posted on 3/3/2015, 23:52
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Sono contenta che sia piaciuto e che i sub siano stati apprezzati.
Sono molto difficile di gusti quando si tratta di dorama e film asiatici, e preferisco i secondi ai primi. E the client è uno di quei film che dopo il quarto d'ora di visione sei proprio contenta di aver iniziato e che vuoi finire con piacere. Perché? Perché oltre ad avere bravi attori, la storia ha un dannato filo logico. Nessuna stupidaggine buttata lì per caso, nessuna incoerenza o accartocciamento di trama. Tutto ha un perché, un dove e un quando.
Sono d'accordo sul fatto che non siano usciti fuori dei personaggioni o siano state approfondite le storie dei personaggi più di tanto ma credo che il motivo risieda, a mio parere, nell'avere voluto porre come protagonista non uno dei personaggi ma la storia in sé. I due avvocati rappresentano solo due modi di essere un avvocato e di applicare le leggi. E all'inizio il procuratore non mi faceva impazzire ma poi ho capito il suo punto di vista,
cosa a cui arriva poi anche Kang. Sai che è colpevole, che farà ancora del male e allora fai quello che puoi.

Il colpone di scena non era tanto colpone ma devo dire che finché
Kang non fa il trucchetto dell'"entrerà da quella porta", che ho adorato, poteva esserci ancora un dubbio seppur piccolo che fosse stato incastrato
.
Io adoro i legal-thriller e i thriller in sé ma The client è risulato essere davvero ben fatto, riuscendo ad inserire anche scenette divertenti(vedi il detective e il Kang) che non è affatto semplice. E inutile dire che lo consiglierei calorosamente.

Edited by giabonip - 4/3/2015, 00:08
 
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view post Posted on 4/3/2015, 17:26
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Ha Jung Woo
interpreta il suo ruolo di avvocato
in maniera eccellente e carismatica
portando alla pellicola
quel tocco in più.
Finale prevedibile,
ma non importa,
è pur sempre efficace.
Curatissima sia la regia che la fotografia
e il film ha un buon ritmo,
nonostante l'assenza di grandi colpi di scena.
Il Procuratore, sostenitore della giustizia a tutto tondo,


cerca di provare la colpevolezza dell'imputato,
anche in maniera poco lecita;
ed è per questo motivo che il suo personaggio mi infastidisce:
per me i fini non giustificano i mezzi.


L'imputato, interpretato dal bravissimo Jang Hyuk,
è un personaggio ambiguo,
taciturno e leggermente autistico.
Non è simpatico e non rivela emozioni,
queste sue caratteristiche


inizialmente mi confondono
facendomi credere nella sua innocenza,
ma come sostiene anche Giada,
si arriva a scoprire la sua colpevolezza per gradi,
come se si assistesse davvero alla ricostruzione dei fatti
da parte dell'avvocato e del suo assistente/investigatore.


Giudizio personale:
 
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view post Posted on 6/3/2015, 15:29
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CITAZIONE (Rosy-ajumma @ 4/3/2015, 17:26) 
per me i fini non giustificano i mezzi.

Ecco, per me dipende.
A me sarebbe piaciuto fare l'avvocato, un avvocato simile a Kang.
Il problema sarebbe stato il non riuscire a difendere qualcuno che è colpevole, e probabilmente avrei agito come il Procuratore. Ecco sarei stata un pessimo avvocato difensore. XD Forse un buon procuratore.
Ma venendo al caso, se io, procuratore, so che il tipo X è colpevole, lo sapevo anche prima perché i fatti lo dimostravano,ho seguito tutte le regole ma per la legge non era così. Quindi il tipo X viene rilasciato e guarda caso arrestato di nuovo. A quel punto preferisco usare metodi meno ortodossi, preferisco non essere come Kang, perché non parliamo di uno che ha ucciso spinto da vendetta o dalle circostanze, ma di uno psicopatico che tornerà ad uccidere.
Allora il metodo Kang non perde valore ma efficacia.

Edited by giabonip - 6/3/2015, 17:06
 
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view post Posted on 6/3/2015, 22:17
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CITAZIONE
Ma venendo al caso,
se io, procuratore, so che il tipo X è colpevole, lo sapevo anche prima perché i fatti lo dimostravano,ho seguito tutte le regole ma per la legge non era così. Quindi il tipo X viene rilasciato e guarda caso arrestato di nuovo. A quel punto preferisco usare metodi meno ortodossi, preferisco non essere come Kang, perché non parliamo di uno che ha ucciso spinto da vendetta o dalle circostanze, ma di uno psicopatico che tornerà ad uccidere.

capisco il tuo punto di vista,
ma penso che un procuratore debba seguire un'etica professionale, mentre sono molto più comprensiva quando a giocare sporco è la vittima o i parenti di questa. Se la legge non mi tutela allora ... :frustin: :mazzo:


Edited by Rosy-ajumma - 7/3/2015, 17:22
 
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Serata CINEMA col MIST


“The Client” ha narrato di un caso di cosiddetto
"omicidio senza corpo." Un uomo di nome Han Cheol-min (Jang Hyuk) viene arrestato per l'omicidio di sua moglie. Il problema è che, nonostante il letto sia inzuppato con quasi tre litri di sangue, il corpo della donna è mancante. Han sostiene che si era perso per ore tra le montagne della provincia di Kangwon, a causa di un incidente stradale ha subito durante un viaggio d'affari. La polizia sospetta che ha ucciso la moglie tra la mezzanotte e le 1:00, si è disfatto del corpo e ha finto di essere appena tornato dal viaggio a Kangwon intorno alle 5:00 del mattino.

Non ci sono altri
sospettati solo Han e le prove circostanziali a suo carico. Eppure, per gran parte del film a me tutto è sembrato troppo affrettato e predeterminato, come se fosse stato un complotto confezionato ad hoc per Han. Uno: Han manca di una chiara motivazione, e, soprattutto, che cosa ha fatto con il corpo e come? E dove è il nastro CCTV che lo avrebbe colto e immortalato in flagranza di reato? Mentre guardavo le indagini svolgersi, mi rendevo conto della fretta insolita con la quale il pubblico ministero voleva far passare Han come il vero e unico colpevole. Qualcosa non mi quadrava.

In questo film c’è un buona tensione che mantiene viva la curiosità dello spettatore su ciò che sta realmente accadendo con nuove domande e (possibili) risposte, mentre le azioni si dipanano in modo costante e arricchiscono la narrazione.
Peccato, poi, che la seconda metà, quella in cui il mistero
è risolto e si conosce il vero movente dietro l’uxoricidio di Han, non mi abbia provocato lo stesso livello di eccitazione così come nella prima parte. Le soluzioni per i perché e i come sono state scoperte a un livello di sufficienza dal lavoro investigativo del protagonista, il difensore Kang, e per di più, la storia stava raggiungendo il punto in cui si ha bisogno di entrare nella fase finale in un ordine prestabilito. Qui per me è stato piuttosto deludente per una fan del mistero come me.

Ci sono anche alte cosucce. Dal momento che il luogo in cui era stato
occultato il corpo della vittima era una parte così importante in tutta la vicenda, i realizzatori del film avrebbe dovuto dedicare più cura nello spiegare il trucco che stava dietro alla sua scomparsa. Stranamente e purtroppo, né i pubblici ministeri né l’avvocato difensore sono sembrati interessati a questo dettaglio. Scopriamo la verità alla fine, ma ancora una volta quasi distrattamente.

Ma nonostante queste piccole riserve, “The Client”, è stato per me un thriller legale valido e piacevole da guardare. Tutti i professionisti coinvolti nel film, dagli avvocati ai poliziotti, sono sembrati realmente dei professionisti dediti al loro lavoro. Naturalmente hanno fatto errori ma entro i limiti della credibilità.
Ho apprezzato molto questo film che sicuramente mi ha tenuto sulle spine per buona parte del tempo ... ma in qualche modo, verso la fine, soprattutto dopo il conto alla rovescia è diventato prevedibile e quindi ha come perso un po’ di mordente per me ma si è rivelato comunque essere un buon thriller con una regia e recitazione, soprattutto quella di Jang Hyuk, meravigliosa! Sì, Jang Hyuk mi ha letteralmente impressionata ... .Il suo personaggio è stato quello che mi ha tenuta agganciata fino alla fine: è passato con assoluta maestria
dalla modalità accusato vulnerabile e pietoso a quella dello psicopatico dallo sguardo raccapricciante e sadico.




Han Chul-min ha reso la sua interpretazione davvero geniale.
Ha saputo giocare tutti perfettamente versando molte accorate lacrime sul banco dei testimoni.

Questo attore ha interpretato quel
finto dolore fin troppo bene, rendendolo quasi autentico. C'è stata quella scena verso l'inizio del film in cui Chul-min tenta di impiccarsi senza successo. Se era davvero colpevole o no, la sua sembrava vera agonia per cercare di morire così. Sono stata male a vederlo così!


Inutile dirvi che la scena in cui Sung-hee dice in tribunale:
"Io conterò fino a tre e sua moglie entrerà da quella porta." Tutti si girano e aspettano. "Uno Due Tre." Tutti hanno guardato alla porta tranne Han…è quella che mi ha fatto rabbrividire di più.

Questa trovata però io l’avevo già vista nel film del 1987 di Judd Nelson “Colpo di scena” o “From the Hip”. Si trattò di una bella mossa intelligente per dimostrare che c'è ragionevole dubbio.
La scena che più mi
ha messa a disagio è stata quando Han Chul-min si è stravaccato su quel letto insanguinato… * brivido *.

Per gli amanti del genere, anch’io straconsiglio la visione di questo bel movie che valuto con un bel 9: non si vede così spesso una recitazione così brillante accompagnata e sottolineata da ottimi sub italiani!

Edited by giabonip - 8/3/2015, 11:00
 
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CITAZIONE (Ginda @ 7/3/2015, 16:41) 
Ci sono anche alte cosucce. Dal momento che il luogo in cui era stato
occultato il corpo della vittima era una parte così importante in tutta la vicenda, i realizzatori del film avrebbe dovuto dedicare più cura nello spiegare il trucco che stava dietro alla sua scomparsa. Stranamente e purtroppo, né i pubblici ministeri né l’avvocato difensore sono sembrati interessati a questo dettaglio. Scopriamo la verità alla fine, ma ancora una volta quasi distrattamente.

sono d'accordo! sì, ci si arriva a una spiegazione logica,in qualche modo riusciamo a comprendere ma è una parte un po' ambigua e tirata via...
ti assicuro che anche nella fase di traduzione abbiamo avuto la tua stessa perplessità che ci ha fatto anche fermare un attimo a riflettere per poter dare una corretta interpretazione :doppiopat:


CITAZIONE (Ginda @ 7/3/2015, 16:41) 
con una regia e recitazione, soprattutto quella di Jang Hyuk, meravigliosa! Sì, Jang Hyuk mi ha letteralmente impressionata ... .Il suo personaggio è stato quello che mi ha tenuta agganciata fino alla fine: è passato con assoluta maestria
dalla modalità accusato vulnerabile e pietoso a quella dello psicopatico dallo sguardo raccapricciante e sadico.




Han Chul-min ha reso la sua interpretazione davvero geniale.
Ha saputo giocare tutti perfettamente versando molte accorate lacrime sul banco dei testimoni.

Questo attore ha interpretato quel
finto dolore fin troppo bene, rendendolo quasi autentico. C'è stata quella scena verso l'inizio del film in cui Chul-min tenta di impiccarsi senza successo. Se era davvero colpevole o no, la sua sembrava vera agonia per cercare di morire così. Sono stata male a vederlo così!


Inutile dirvi che la scena in cui Sung-hee dice in tribunale:
"Io conterò fino a tre e sua moglie entrerà da quella porta." Tutti si girano e aspettano. "Uno Due Tre." Tutti hanno guardato alla porta tranne Han…è quella che mi ha fatto rabbrividire di più.

Questa trovata però io l’avevo già vista nel film del 1987 di Judd Nelson “Colpo di scena” o “From the Hip”. Si trattò di una bella mossa intelligente per dimostrare che c'è ragionevole dubbio.
La scena che più mi
ha messa a disagio è stata quando Han Chul-min si è stravaccato su quel letto insanguinato… * brivido *.

Non sai quanto mi trovi d'acordo con il tuo giudizio! Jang Hyuk mi ha impressionato nel suo modo di recitare
alla fine provavo disgusto per lui tanto era stato convincente!! :P
Anche la brutalità con cui ha ucciso la ragazza del liceo mi ha impressionata. Secondo me regia e attore hanno saputo delineare un perfetto psicopatico :cry:


CITAZIONE (Ginda @ 7/3/2015, 16:41) 
Per gli amanti del genere, anch’io straconsiglio la visione di questo bel movie che valuto con un bel 9: non si vede così spesso una recitazione così brillante accompagnata e sottolineata da ottimi sub italiani!

Grazie tesoro, sei sempre carinissima :ross:
 
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view post Posted on 8/3/2015, 12:53
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CITAZIONE
Non sai quanto mi trovi d'acordo con il tuo giudizio! Jang Hyuk mi ha impressionato nel suo modo di recitare

alla fine provavo disgusto per lui tanto era stato convincente!! :P
Anche la brutalità con cui ha ucciso la ragazza del liceo mi ha impressionata. Secondo me regia e attore hanno saputo delineare un perfetto psicopatico :cry:

Non posso a fare a meno di quotarti poichè non avrei mai immaginato che vedendo Jang Hyuk in modalità
psicopatico mi si sarebbe rivoltato lo stomaco :skel:

CITAZIONE
Grazie tesoro, sei sempre carinissima :ross:

Assolutamente di nulla: bisogna a Cesare quel che è di Cesare :cute:
 
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view post Posted on 8/3/2015, 15:10
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Questo film rientra in un genere che a me piace molto: sarà per via dei miei studi, ma i film incentrati sulla battaglia legale tra accusa e difesa per determinare le sorti dell'accusato di turno mi intrigano sempre moltissimo...
Anche in questo caso, mi sono appassionata subito alla storia di Han Cheol Min e al duro lavoro del suo avvocato difensore per scagionarlo... devo dire che mi ritrovo molto nella considerazione di Rosy, anche per me il fine non giustifica i mezzi ed è per questo che non sono riuscita
a giustificare il comportamento totalmente privo di etica professionale del procuratore: il lavoro dell'accusa è accusare l'imputato solo sulla base delle prove, non costruire un'accusa sulla base di un semplice convincimento

e vi dirò di più, concordo al 100% con l'avvocato difensore, anche io sono del parere che è meglio
un assassino libero che un innocente in prigione. So che è spaventoso pensare che un uomo che ha commesso un omicidio non venga punito, ma mi spaventa ancora di più pensare che un innocente, per la sola convinzione dell'accusa, possa finire in carcere per anni e anni!

Splendida prova di Yang Hyuk, durante la sua deposizione mi ha fatto venire i brividi
perché, sebbene fosse chiaro che era colpevole, è riuscito comunque a farmi credere nella sua innocenza!

Il mio voto quindi è un bell'8!
 
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view post Posted on 19/7/2023, 16:42
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buona sera

potete aiutarmi a reperire raw e sub?

grazie mille
 
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